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venerdì 24 marzo 2017

Sghembestorie_Quel martedì a cui mancava un venerdì


  Da Sghembestorie di Valentina Luberto



Analisi simpatica e veritiera dei giorni della settimana come nemmeno il grande Leopardi fece.
Esprime, attraverso la metafora della settimana, come l'essere umano affronta la vita di ogni giorno e, volendo generalizzare, come si comporta nelle varie fasi della vita. 
Tutto il peso ricade sul povero Martedì. Sembra un pò la metafora dei trentenni di oggi che portano il peso degli adulti di ieri (Domenica) e degli adulti di oggi (Lunedì).
Noi, come il Martedì, dobbiamo mettercela tutta per non arrivare sfiniti alla nostra Domenica.
Noi siamo i combattenti del Martedì che non si arrendono, e il nostro grido di forza e volontà arriva alle orecchie della società che si fanno trovare sorde e nonostante tutto ci deridono facendoci passare come dei bamboccioni.
Si, siamo proprio Martedì!

". Il lunedì, sì, tutti sono un po’ tristi, ma iniziano qualcosa, c'è chi lo odia, ma anche l’odio è un modo per considerare qualcuno. Il mercoledì iniziano a sorridere perché parte della settimana è andata, poi, quel giorno lì sta sempre in mezzo come il prezzemolo e si sa che il prezzemolo sta bene dappertutto. Il giovedì mangiano gli gnocchi. Lo so, lo so, non tutti sono appassionati di cucina, ma credi a me, anche il giovedì è simpatico a tutti. Poi arriva lui, l’odioso, quello che con il tempo ha fatto un baffo a tutti i sabati del villaggio, quello che ha soppiantato anche il giorno preferito ai piani superiori. Lui, quello che tutti aspettano: il venerdì! E io?» «Lei è…» «Martedì! Il giorno più virile del mondo, altro che quella femminuccia attaccata alle sottane di Venere. Io sono il giorno della guerra perché se il lunedì è difficile iniziare, il martedì devi necessariamente andare avanti; se il mercoledì ravviva la speranza che la fine della fatica è vicina, il martedì devi avere la forza di avere fede in quella speranza; se il giovedì ridi perché nel piatto hai trovato gli gnocchi, il martedì spesso devi andare a fare la spesa perché il lunedì eri troppo stanco per farla; se il venerdì sei lì che fai lo sprint finale per tagliare il traguardo, il martedì devi mettercela tutta a dosare le forze per non arrivare stremato al finish. Per non parlare del sabato e della domenica in cui non c’è altro da fare che sperperare tempo per poi farlo gravare sulle mie spalle a inizio settimana." 



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